Nuvola dei sogni quotidiani,
di una parte della notte che non ricordo,
o forse non voglio ricordare,
nuvola dei viaggi nel mondo che non conosco,
nuvola che volteggia nei miei pensieri,
in quello che sono e che non voglio sapere.
Dal continente sud-americano all’oriente,
paesaggi diversi, odori e culture,
ma in mano rimane la povertà e il dolore,
le guerre e gli abusi, la corruzione e la povera gente,
niente di nuovo nuvola portatrice di sogni,
voglio vedere i fiumi e le antiche caverne dimora dell’uomo.
Adesso comodo nel tuo morbido cotone,
mi porti nell’Africa culla di un essere nuovo,
mi porti le sue debolezze e le sue pazzie,
le sue imposizioni e la sua sete di potere,
senza rispetto, con un piccolo cuore e un amore comprato,
sino ai ghiacciai eterni macchiati di sangue e lasciati
morire.
E adesso mi porti nel centro dei miei pensieri,
quelli di oggi e di ieri, e nelle sensazioni svanite,
nella parte di me che nascondo a me stesso e al mondo,
al mio odio profondo, alla vendetta e al piacere nel dare
dolore,
chiuso nel mio egoismo, nelle mie paure del sole,
nelle mie bugie e nelle false parole.
Vedo il mio cuore che batte, ed il sangue che scorre nelle
mie vene,
i miei polmoni grigi di fumo ed un fegato da regalare,
aspettando una strada perduta a ridarmi forza e un segno di
vita,
nuvola mi hai fatto vedere gli amici svaniti evaporati come
acqua nel sole,
mi sono nascosto, ho chiesto troppo e troppo poco ho dato,
ho seminato e il grano entra tutto nella mia mano.
Nuvola adesso fammi sognare, fammi viaggiare e guardare,
quì dall’alto del cielo vedo alberi verdi, fiori incantati,
canzoni in lingue diverse e sorrisi senza illusioni,
finalmente godo vedendo il mare, e volo sopra onde di
schiuma,
poi sabbie dorate o irte di scogli e di speranze d’amore,
adesso posso svegliarmi ,la mia nuvola svanirà al sole.
Mauro R.