martedì 28 maggio 2024

 

Amo
lo sguardo del mio cane,
amo
il pianto di chi soffre,
amo
la sabbia e il mare,
amo
perchè voglio amare,
amo
il sole e il suo calore,
amo
la neve e il suo candore,
amo
il bush e le protee,

amo leggere e capire,
amo i tuoi occhi da guardare.
Il mio cane è triste
ha una guerra da affrontare,
il bambino è adulto
e cresciuto senza amore,
la sabbia è nera di catrame
ed il mare tante bolle di sapone,
una donna è volata con i suoi sogni,
il sole è bianco senza calore,
il bush è un incontro di turisti
le protee falsificate in Cina.
Amo il passato
perché è una esplosione di ricordi,
il presente è assente,
il futuro una scommessa,
tutto intorno è cronaca,
populismo e retorica,
caccia al diverso o caccia alle streghe,
sentirsi soli tra mille ombre nere,
essere soli e capire la libertà,
ma l’amore è l’amore
una parola che vale la vita,
io amo, io sogno
ed il sole tornerà a brillare
M.Ricci 2015 

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giovedì 23 maggio 2024

 

Sembra non ci sia più terra dove andare

provi a immaginare a sognare

allora guardi il cielo e ti guardi intorno

ma non hai più scarpe per camminare

e ti manca lei che più non ti può dare

mentre la luna cambia i colori della terra

questa terra dove non sai più dove guardare

dove uomini e donne ti passano accanto

come ombre o come fantasmi senza volto.

Provi a guardarti senza neanche pensare

nello specchio che riflette il niente

e ricordi notti dove c'era un'altra luna

dove una mano ti parlava senza parole

e ti confondevi sognando tra i suoi seni.

E' questa terra che è sempre più cupa

dove sembra non esserci più spazio

dove crescono le barriere e muore l'amore

dove manca il coraggio di essere veri

dove muore la primavera e la follia

dove quella mano non stringe più la tua

sembra non ci sia più una terra dove andare.

Mauro


martedì 21 maggio 2024

  Era mia madre

Forse era nata in un campo di papaveri

e di quel rosso aveva pieno il cuore

quel colore è diventato il mio calore,

raccontava storie che sapevano di grano,

e di gente che di storie pienava le serate,

di corse di risate e di canzoni

lei che camminava scalza sorridente

e che non aveva ancora visto il mare.

Erano i fiori le colline e il sole

poco pane e giornate dure

come gli inverni la neve e il vento

nei suoi ricordi scritti da parole.

Conoscevi  i boschi e i suoi segreti

conoscevi me prima che nascessi

immaginavi già che mi sarei perso

e sapevi che col tempo e il tuo coraggio

mi sarei rialzato e mi avresti perdonato.

Mia madre e i suoi occhi da bambina

la sua terra e la sigaretta in mano

c'è ancora la tua rosa nel giardino

il tuo sguardo so dove guardava

oltre le nuvole il cielo ed i confini

oltre le parole della gente e la morale.

Era nata forse in campo di papaveri

negli occhi ancora il dolore della guerra

era nata con orgoglio contadina

era nata per essere mia madre.

giovedì 2 maggio 2024

 

Quella terra che amo

Ho camminato su quelle terre rosse

che mi sussurravano la storia dell'uomo

ho respirato quell'aria dai mille profumi

era come tornare dove non sono mai nato.

Mi avvolgevano quei tramonti veloci

e le albe fumose di fuochi d'acacia

e le notti vissute tra sogni e passato

cercando risposte che non ho trovato.

Curioso tra tante lingue diverse

rapito da quegli occhi scuri

che raccontavano la vita una vita diversa

di antica cultura di violenze subite.

Tra capanne di legno e bandoni

tra la miseria lasciata dai bianchi

in quegli immensi confini

dove il cielo incontra la terra

dove l'uomo ha dimenticato l'uomo

ho lasciato una parte di cuore

tra i dimenticati di una terra bellissima.

Mauro