venerdì 6 febbraio 2015

Il Tempo è poco

Si inseguono le albe e i tramonti,
in queste prigioni annoiate,
tornano volti lontani e non tornano i conti,
nuovi sogni si spengono al sole,
soli che illuminano giorni insicuri,
 sento sfuggirmi i pensieri,

o sono pensieri già usati.
 Occhi stanchi e lacrimosi,
 stringimi la mano, una volta ancora,

dammi un grammo della tua pazzia,
in un bicchiere di chianti
o in un vino pagato da altri,
bevuto alla salute di un sogno lontano.
Lasciati andare e lasciami andare,
ti lascio l’eredità del nulla, e piccole cose,

la casa di nessuno e i quadri della vita,
 una vita  trascorsa alla ricerca del cielo,

uguale e diversa, passata e futura,
ti lascio un paese che non è tuo,
 che non è mio, che non abbiamo rispettato ,
e ti lascio pagine di illusioni e fiumi di parole,
insieme a sogni che ho sognato solo io,

o i sognatori in un sogno comune,
ma ti lascio il mio modo di amare,
il mio cane,  parole scritte e perdute ,

 la delusione, la gioia, il mio egoismo.
Infine ti lascio il mio mondo,
un mondo che ho solo sognato,
un mondo cambiato ed uguale.

I miei desideri in una anfora inventata,
pensieri di carta e la carta delle canzoni,
la voglia di amare e la paura di essere solo,
comunque ho sorriso e danzato nel sole ,

dammi un'alba, un secondo o una notte,
una nota di un sogno, una pioggia leggera,
una vita comune non la posso accettare.


Mauro R.



Nessun commento: