mercoledì 21 aprile 2021

 NUVOLE

Guardale sempre le nuvole

guardale quando sono spinte dal vento,

quando sembra di poterle toccare

o quando sembrano sospiri nebbiosi.

Guardale queste nuvole dalle mille forme,

dai mille volti e dai mille sogni,

riflesse nei laghi o confuse nei mari,

o che nascondono cime innevate,

che ti prendono l'anima e ti fanno pensare.

Guardale anche quando il cuore fa male

perchè è troppo piccolo per farci entrare il mondo

perchè non ce la fai a donare tutto l'amore

come le nuvole nere che portano il temporale.

Prendila questa nuvola che ti sorprende

e lasciati andare sulle ali della fantasia,

su questa nuvola lasciati trasportare

e sarà il tuo viaggio nel cielo del tuo io.

Sarà quello che credi o che non hai creduto,

sarà quello che provi o che non hai provato,

sarà un sogno nuovo un sogno mai sognato,

ubriaco di te in un futuro già passato.

Dalla tua nuvola guarda altre nuvole,

ognuna ha il suo cielo ognuna la sua pioggia,

ognuna una pazzia o un'antica ribellione,

ognuna un tempo o un anno da ricordare,

una futuro da scrivere una storia o un amore.

E se la segui ti porterà in un mare,

e ci saranno spiagge e conchiglie rare,

e foreste e strade e monti e fiori

che solo dalla nuvola potrai vedere.

Sono attimi secondi o un tempo breve

come un treno a vapore svanisce al confine

e lascia la sua scia dissolversi nel vento

così anche le nuvole scivolano nel tempo.

Guardale le nuvole hanno tutte un volto

guarda la vita,  può cambiare in un secondo

come le nuvole porta pioggia o temporale,

come le nuvole vola verso un cielo,

come tra le nuvole dietro c'è il sole

Non so se era una nuvola di una notte insonne

o una nuvola che anticipa il sereno,

o una nuvola nata da un vino già bevuto,

qui dalla terra le guardi da poeta

da poeta che non sei osservi la  vita.

Mauro R

 


venerdì 16 aprile 2021

 Era mia madre

Forse era nata in un campo di papaveri

e di quel rosso aveva pieno il cuore

e quel colore è diventato il mio calore,

e raccontava storie che sapevano di grano,

e di gente che di storie pienava le serate,

di corse di risate e di canzoni

lei che camminava scalza sorridente

e che non aveva ancora visto il mare.

Erano i fiori le colline e il sole

poco pane e giornate dure

come gli inverni la neve e il vento

nei suoi ricordi scritti da parole,

in quelle parole mi abbandonavo ai sogni

e con gli anni i sogni ti hanno fatto male al cuore.

Conoscevi i funghi i boschi e i suoi segreti

unica donna tra un mare di fratelli

conoscevi me prima che nascessi

forse hai sorriso quando mi hai guardato,

conoscevi già come mi sarei perso

e sapevi che col tempo e il tuo coraggio

mi sarei rialzato e mi avresti perdonato.

Mia madre e i suoi occhi da bambina

la sua terra e la sigaretta in mano

c'è ancora la tua rosa nel giardino

c è la tua voce che mi parla ancora

il tuo sguardo so dove guardava

oltre le nuvole il cielo ed i confini

 oltre la paura di un mondo vuoto

oltre le parole della gente e la morale

oltre i miei errori che abbiamo combattuto

perchè il tuo sguardo era diritto al sole.

Era nata forse in campo di papaveri

negli occhi ancora il dolore della guerra

era nata grande e un pò bambina

era nata con orgoglio contadina

era nata per essere mia madre.

Mauro R







martedì 13 aprile 2021

 

Questo tempo

Ho pensato di cancellare le mie orme

e di non guardare la mia ombra,

ho pensato e penso

in questo tempo infinito

in questo spazio fermo,

chiudere i sogni nel cassetto

insieme a sogni chiusi da anni,

chiudere le emozioni senza forma

senza una immagine a venire,

senza occhi che vedano

senza parole prive di un suono.

Come un lungo sonno drogato

una anestesia che nasconde la vita,

senza un vino e un po di allegria,

mi sforzo a pensare al domani

a un domani imprigionato dal tempo

e questo è solo un tempo perduto,

i piccoli sogni si fanno utopie

le certezze coriandoli al vento,

e le ore e i giorni hanno lo stesso colore

le illusioni l’amore lo stesso sapore.

Le mie orme mi hanno stancato

e la mia ombra si confonde nel nulla,

le promesse scritte e bruciate

e aspetto solo la sera, la notte,

come se dormire mi possa guarire,

sperando che la notte non mi faccia sognare,

di quei sogni che oggi non hanno valore,

è solo un attimo diluito nel tempo

finirà un giorno o in un anno

ci sarà ancora qualche di bello

anche il triste ricordo di un sogno svanito.


Mauro




domenica 4 aprile 2021

 Ho visto

Ho visto venti anatre volare

andare in fila verso il sole

ho visto venti monti e venti mari

e venti vini e venti droghe da provare.

Ho visto venti donne nei miei sogni

e venti letti ancora caldi d'amore

ho visto venti spade nelle vene

e venti uomini sorridere poi morire.

Ho visto venti mondi da scoprire

e li ho lasciati ad altri cuori

e mi sono perso in venti strade polverose

e venti le domande e venti sogni.

Ho visto venti padri e venti madri

e venti sono i pani che ho mangiato

e venti i cani che mi hanno accompagnato

passo dopo passo fame dopo fame.

Ho visto venti lune e venti notti

una per ogni anno per ogni amore

ho visto venti idee e una idea sola

ho visto l'illusione e venti ladri.

Ho visto venti anime bruciare

e venti cristi rinascere dal fuoco

ho visto il buio di venti cechi

e la luce viva e vera nei loro cuori.

Ho visto venti anatre volare

ho visto i miei vent'anni andare via

ho visto la vendetta il dolore e il temporale 

ho visto l'odio l'egoismo e la pazzia

e venti occhi guardare le macerie

e la tua mano calda portarmi via.


Mauro  2021


giovedì 1 aprile 2021

 Un momento

Dammi un solo momento

per portarmi dove l'erba è più dolce

dove le parole sono accompagnate da note

dove i miei occhi vecchi e stanchi

possono piangere al silenzio di un tramonto

Dammi solo un momento

per seguire i tuoi passi nel tuo mondo

per guardare l'alba dei tuoi sogni

per carpire un pò dei tuoi pensieri

Era solo ieri che guardavo il fondo del bicchiere

nella bocca resti di un vino avvelenato

di cose scritte e pennellate al vento

e non trovare un senso o una stella

ne la magia di correre nel vento

Dammi solo un momento

dammi il profumo dei fiori ed un sorriso

e mi ubriacherò nei campi di grano e fiordaliso

e canterò con la voce di un bambino

e vedrò castelli mimi e cantastorie

ed urlerò a squarciagola col mio cane

e capirò anche il male del passato

Dammi solo un momento

una goccia di un mare calmo e infinito

per un momento prendimi per mano

poi ti guarderò volare via.

Mauro R