E' tardi è ora che mi svegli
e lasciare andare nel tempo
i giorni e le notti,
non le albe e i tramonti
con i loro colori soffusi
i colori dell'inizio e la fine.
E lasciare i miei pensieri di ieri
e quello che non ho
a chi ha meno cuore di me
a chi ha un sogno rubato
o a chi si è venduto.
E lascio una estate troppo calda
e il respiro affannoso di ieri
e una fata tatuata in un lago
volata troppo presto
su un treno senza passato.
E' tardi e mi sono svegliato
ho ancora nuovi sorrisi
e pochi sogni da spendere
nelle tasche bucate dal vento
solo ricordi e un cane malato.
Troverò un cantore o un poeta
e berremo un vino comune
e scriveranno di un santo
di un drogato di un prete o del mondo
e canterò con loro o scapperò
è tardi e mi sono svegliato.
Mauro
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