giovedì 5 maggio 2022

     Una notte

Il sonno tarda
in questa notte
d'ombre e luci,
un brivido lieve
forse la musica del tempo,
o un canto
o un liuto o un pianto.
Gli occhi stanchi,
scrivono parole vane
e parlano alle lune,
c'è ancora tempo,
il tempo padrone delle ore
le ore di questa notte
che non voglio far morire.
Passi leggeri,
di anime senza volto,
tra polvere di stelle,
avvolti dalla nebbia
dei minuti del silenzio,
eppure così calmi
saggi e irrispettosi.
E' fresco e vivace
il ventre del mattino
e nel trascorrere del sole
sono sbarcato a sera,
e nel crepuscolo della vita
il mio cane mi ha chiamato amore.
Ho sentito
molte voci sagge,
ho respirato
le magie e le menzogne,
ho pianto
per chi ho odiato,
ho ricordato
una madre e un padre
ho volato
amato e bestemmiato,
sono affogato
in un calice di vino
ho baciato una prostituta
e da una spugna
o distillato rabbia.
Umido è il sudore
caldo e innaturale
sulle ali del rancore,
una goccia e un ago
mi hanno dato piacere,
un millennio dopo
abbaiavo in una fogna
Un orizzonte,
una nuvola un temporale,
non mi sento solo
e non mi voglio perdonare,
questa notte insonne,
gli occhi ancora aperti
sulla vita,
sul domani, sull'amore.
Ho visto
lo scorrere del mare
e sogni amari
o dolci come miele
e petali di labbra
o chiodi, o bile, o spine
e il tempo
rubare attimi di vita,
ma ancora
ho occhi e cuore
ansiosi di scoprire,
e il tempo scorre ancora
è presto per dormire.
Mauro R.
Tu

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