Ascoltavo
Lei mi parlava, attento io ascoltavo
mi diceva le sue paure le sue speranze
il suo disagio e le le sue illusioni,
in questo mondo di parolai e di coglioni
io ascoltavo e guardavo le nuvole,
mi diceva dei suoi amori e dei suoi umori
della distanza della umanità dalla realtà
della bellezza della sincerità.
Mi guardava come fossi una pagina bianca
parlava ed io ascoltavo le sue parole rare,
delle serata pazze delle risate e dei vini
degli amori veri traditi o immaginati
della sua anarchia e di un passato complicato.
Io la ascoltavo e le mie nuvole
erano diventate un pianto triste,
e non c'era un vino per non pensare,
e non c era un mare da guardare,
io ascoltavo il suo dolore la sua rabbia
sentivo le urla di ribellione
dietro quelle parole urlate
dietro i sogni infranti contro questa marea
contro questo pensiero reazionario
contro il menefreghismo e l'egoismo.
Adesso la ascoltavo e piangevo
erano i miei stessi pensieri
la mia stessa angoscia le mie paure
la mia stessa rabbia e delusione.
Contro chi nega l 'evidenza
contro la morale e il moralismo,
contro le religioni e il feudalismo
mentre la natura si ribella e devasta
noi continuiamo a chiacchierare,
Lei lo sa, lei lo sa da tempo
lei che vorrebbe solo amare
lei che se ne frega del pensiero comune
lei che non si rassegna e che vorrebbe sognare.
Mauro
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