giovedì 1 agosto 2013

QUANDO SARO’ GIOVANE

Quando sarò giovane ti parlerò dei miei mille anni,
e ti cullerò la notte come un cucciolo di lupo,
quando sarò giovane e vedrai le mie mille rughe
ti racconterò l’esilio dello spirito
e i mille baci rubati e le risate nel porto.
Quando sarò giovane potrò dirti che non ho capito,
e che i sogni sono reali, e la realtà una vecchia puttana
.e poi che ho camminato per i vicoli di una Roma sconosciuta,
dove tra miseria e degrado c’è ancora chi ricorda di avere sognato,
e che uomini senza tempo mi hanno preso per mano.
Dietro l’angolo ho incontrato Achille, alla ricerca di dove ha sbagliato,
poi ho visto Cesare, congratularsi per questo Impero fallito
e  poi Leonardo cercare una invenzione che inventasse l’uomo
e Leopardi correva felice scrivendo su carta dorata
e i rifiuti erano coriandoli impazziti.
L’uomo mi tiene ancora per mano,non ha un buon odore
ma quando sarò giovane e lo avrò lavato
forse asciugherà il mio pianto, e dirà che non ho sbagliato,
e adesso tu, che con amore ho cullato,
saprai che quando sarò giovane, sarò un vecchio malato.
Non saprò mai se e quando ho peccato,
o il male che ho fatto e che ho ricevuto, o gli amori che ho derubato,
il cappio e il dolore, o le risa che mi hanno inebriato,
ne valeva la pena,come averti cullato
la libertà e l’incoscienza mi hanno allevato
e quando sarò giovane forse l’avrò capito.


Mauro Ricci


2 commenti:

CATERINA ZAFFORA ha detto...

bellissima, tutta da capire.

mauroricci54@gmail.com ha detto...

grazie Caterina