La favola di Silvia
Dove è Silvia che cantava alla luna
che ridendo parlava del mare,
l'hanno vista che si teneva per mano
mentre correva verso un sole nascente.
Sognava il suo cavallo di nuvola bianca,
Silvia che aveva una parola per tutti
regalava amore e si vestiva di fiori,
l'hanno vista seguire le sue orme
e le sue orme cercavano una ragione
con i suoi rossi brillanti e negli occhi la vita.
L'hanno vista con il suo cane volare
occhi stanchi non hanno potuto vederla
gambe malate non hanno potuto seguirla.
Dove è Silvia con i suoi pensieri
che come farfalle volano liberi e leggeri
che muoiono presto per rinascere ancora,
l'hanno vista abbracciare un povero vecchio
tenergli la mano e ascoltare il suo viaggio,
poi aiutare una donna a portare il suo peso
e come ogni notte parlare alla luna.
Se ne andata in un mattino comune
qualcuno pensa abbia seguito il suo amore
altri ancora che sia diventata un fiore,
un bambino l'ha vista come fata dorata
un prete senza anima l'ha condannata.
Dove è Silvia che regalava amore e sorrisi,
in quale mondo contorto l'hanno rinchiusa
in quale storia sbagliata l'hanno dipinta,
io l'ho vista ho visto i suoi occhi ho visto il suo seno
correva felice e cantava stringendo il suo cuore
poi ha preso il mio e i cuori di tanti.
Non ci sono catene per i pensieri di Silvia
non ci sono sbarre o prigioni per fermare il suo amore
Silvia è andata e continua a tornare
con il suo cane a raccontare l'amore.
Mauro R
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