venerdì 14 maggio 2021

 Scende la neve sulla pianura

ogni fiocco una lacrima

ogni lacrima una vita spezzata,

scende la neve spinta dal vento

vento che urla disperazione

che odora di morte e di pazzia

Sembrano lampi di un temporale

sono mitraglie e colpi di cannone

ancora un giorno e un giorno ancora

neve sporca del sangue di donne e bambini.

Chi viola nel tempo avrà perduto

quel tempo vano colmo di parole,

parole false per giustificare

parole di imperi sconfitti dalla storia

mentre i bambini possono piangere o morire.

Occhi che non sanno dove guardare

occhi impauriti senza un domani

tra le macerie dell'essere umano

tra i resti di quel poco che resta.

Notte insonne tra sirene e terrore

mentre un mondo di occhi resta a guardare.

C'è sempre un Dio diverso e uguale

un dio della guerra per chi ha il potere

e ci sono libri che nessun Dio ha scritto

e ci sono uomini che usano  parole

parole che volano sui carri da guerra

di una altra guerra sempre più inumana

da cui nascerà solo odio e rancore

quale pace si potrà ancora sperare

se esistesse quale  Dio farebbe da spettatore.


Mauro


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