Scende la neve sulla pianura
ogni fiocco una lacrima
ogni lacrima una vita spezzata,
scende la neve spinta dal vento
vento che urla disperazione
che odora di morte e di pazzia
Sembrano lampi di un temporale
sono mitraglie e colpi di cannone
ancora un giorno e un giorno ancora
neve sporca del sangue di donne e bambini.
Chi viola nel tempo avrà perduto
quel tempo vano colmo di parole,
parole false per giustificare
parole di imperi sconfitti dalla storia
mentre i bambini possono piangere o morire.
Occhi che non sanno dove guardare
occhi impauriti senza un domani
tra le macerie dell'essere umano
tra i resti di quel poco che resta.
Notte insonne tra sirene e terrore
mentre un mondo di occhi resta a guardare.
C'è sempre un Dio diverso e uguale
un dio della guerra per chi ha il potere
e ci sono libri che nessun Dio ha scritto
e ci sono uomini che usano parole
parole che volano sui carri da guerra
di una altra guerra sempre più inumana
da cui nascerà solo odio e rancore
quale pace si potrà ancora sperare
se esistesse quale Dio farebbe da spettatore.
Mauro
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